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Guajira guantanamera

Testo

Yo soy un hombre sincero
De donde crecen las palmas
Yo soy un hombre sincero
De donde crecen las palmas
Y antes de morirme quiero
Echar mis versos del alma

Guantanamera
Guajira Guantanamera
Guantanamera
Guajira Guantanamera

Mi verso es de un verde claro
Y de un carmin encendido
Mi verso es de un verde claro
Y de un carmin encendido
Mi verso es un ciervo herido
Que busca en el monte amparo

Guantanamera, guajira

Cultivo la rosa blanca

En junio como en enero
Qultivo la rosa blanca
En junio como en enero
Para el amigo sincero
Que me da su mano franca

Guantanamera, guajira

Y para el cruel que me arranca
El corazon con que vivo
Y para el cruel que me arranca
El corazon con que vivo
Cardo ni ortiga cultivo
Cultivo la rosa blanca

Guantamera, guajira.

Con los pobres de la tierra
Quiero yo mi suerte echar
Con los pobres de la tierra
Quiero yo mi suerte echar
El arroyo de la sierra
Me complace mas que el mar

Guantanamera, guajira

Traduzione

Sono un uomo sincero
Della terra delle palme
Sono un uomo sincero
Della terra delle palme
E prima di morire voglio
Far nascere i miei versi dall’anima

Guantanamera
Guajira guantanamera
Guantanamera
Guajira guantamera

Il mio verso è di un verde chiaro
E di un cremisi acceso
Il mio verso è di un verde chiaro
E di un cremisi acceso
Il mio verso è un cervo ferito
Che cerca rifugio nel monte

Guantanamera guajira.

Coltivo una rosa bianca
A giugno come a gennaio
Coltivo una rosa bianca
A giugno come a gennaio
Per l’amico sincero
Che mi dia la sua mano libera

Guantanamera guajira..

E per colui che mi strappa
Il cuore che mi fa vivere
E per colui che mi strappa
Il cuore che mi fa vivere
Non coltivo ne cardo ne ortica
Coltivo una rosa bianca

Guantanamera guajira

Con i poveri della terra
Voglio condividere la mia sorte
Con i poveri della terra
Voglio condividere la mia sorte
Il ruscello della sierra
Mi seduce più del mare

Guantanamera guajira.

Curiosità

Nel 1993 la musica è stata attribuita dalla corte suprema di Cuba al popolare personaggio radiofonico degli anni trenta José Fernández Diaz, meglio noto come Joseíto Fernández, dopo aver respinto il ricorso degli eredi di Herminio “El Diablo” García Wilson, secondo i quali quest’ultimo ne era il compositore originale. In ogni caso fu sicuramente Joseíto Fernández che la portò al successo dai microfoni della popolare radio CMQ de l’Avana, sebbene il testo fosse diverso dall’attuale.[3] Durante le trasmissioni la cantava riferendosi anche ad altre contadine, una volta guajira vueltabajera, un’altra guajira holguinara, ma quando si innamorò della gelosissima guajira guantanamera, questa lo sorprese a parlare con un’altra e fuggì via, e da quel momento Joseíto la cantò solo per lei.[4]

Secondo alcune fonti l’origine di tale musica era il bolero creolo in uso attorno al 1830 nella zona di Guantánamo, nella Cuba orientale, che a sua volta affondava le sue origini nella passacaglia spagnola di 100 anni prima, una lenta danza in tempo triplo basata su uno schema armonico che si ripeteva su quattro o otto battute. Nella versione di Guantánamo del 1830 l’esecuzione alla chitarra di tale schema collegava l’aria alla montuna, che era il tipo di bolero suonato nella Cuba orientale, distinto da quello che si suonava in altre zone cubane, chiamato son.[4]

fonte “wikipedia”

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